(di Jon Krakauer)
Christopher McCandless un giorno abbandonò la famiglia, gli amici, il mondo in cui era cresciuto, e vagò per due anni per l'America, in autostop, senza soldi e senza volerne. Con un libro sulle piante commestibile e del riso nello zaino raggiunse il Messico in canoa lungo il Colorado, quindi risalì fino in Alaska, dove si immerse tra i suoi boschi e qui fu ritrovato morto, presumibilmente di fame.
Anelando ad un libertà ormai non più possibile nel mondo contemporaneo, è un classico esempio di tentativo di realizzare un sogno di completezza della vita umana che non poteva non concludersi con la morte. Stupido, eroe, invidiabile, criticabile, si può dire di tutto; io preferisco non emettere alcun giudizio, è stata una scelta personale che forse, non fatta, avrebbe comunque portato Chris ad una morte diversa, magari più tarda, o magari anche più precoce. Senza alcun dubbio meno felice.
Jon Krakauer ha raccolto gli appunti che Chris - che per il viaggio si era cambiato nome in Alexander Supertramp - aveva preso nelle sue peregrinazioni (che Krakauer, secondo me erroneamente, chiama "egira"); nonché i ricordi delle persone che nel corso della sua strada aveva incontrato, conosciuto, e nelle quali ha lasciato un ricordo indelebile.
il Bostro
Nelle Terre Estreme di Jon Krakauer
Chris su Wikipedia
Casa Editrice Corbaccio
1996 - Pagg. 272
€ 16.60